La Giuria del Premio “Viareggio-Repaci” ha deliberato all’unanimità di assegnare il Premio Internazionale “Viareggio-Versilia” 2018 a Gian Carlo Caselli, per il lucido coraggio e la generosità con cui ha messo a disposizione, con altissimi rischi e disagi, l’intera sua esistenza a difesa di uno Stato democratico, la cui fede non si offuscasse tragicamente nella coscienza dei suoi cittadini. La sua battaglia al servizio della legalità e della convivenza civile si snoda in un lungo, combattuto percorso: dagli anni torinesi di lotta al terrorismo alla scelta etica di guidare la Procura di Palermo, all’indomani delle stragi di Capaci e Via D’Amelio che costarono la vita agli ultimi paladini in borghese. Fino al ritorno a Torino, alla nomina a Procuratore capo della Repubblica e all’odierno impegno contro le agromafie, quale Presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità agroalimentare. Le battaglie sostenute da Caselli hanno sempre perseguito il senso profondo di una legalità comprensiva della difesa dei deboli e della cancellazione delle diseguaglianze: una strenua, ininterrotta ricerca di “nient’altro che la verità”, per citare l’emblematico titolo di un suo libro.
In una linea di continuità con l’assegnazione dello scorso anno a don Ciotti del medesimo Premio Internazionale e con tutta la tradizione culturale e civile che ha ispirato negli anni la storia di questo Premio, la Giuria del “Viareggio”, persuasa che una patria sia un ambiente culturale in cui conoscere e capire le cose, vuole rendere oggi un pubblico grazie a Gian Carlo Caselli, “magistrato per sempre” come è stato detto, e al suo sogno mai dismesso di contribuire alla costruzione di un mondo abitato dalla Giustizia. Un sogno da trasmettere alle giovani generazioni, nelle cui mani lasciare il futuro di un Paese per cui uomini come Caselli hanno accettato a viso aperto la sfida di una lunga e appassionata battaglia esistenziale.