La struttura del romanzo di Antonio Scurati, scrittore di lungo corso e sperimentatore di linguaggi sempre diversi, corre binaria a descrivere vite di uomini illustri e non.
Da una parte l’intellettuale che si oppose al fascismo senza armi ma con la sola forza della ragione, Leone Ginsburg, dall’altra due uomini comuni, i nonni dello scrittore, Antonio e Peppino. Tre personaggi accomunati da un identico valore: l’antifascismo .
Un periodo storico cruciale e complesso con i protagonisti seguiti nelle dinamiche di contesti familiari e sociali diversi, geograficamente lontani eppure vicini, colti nello sbigottimento di dover subire la Storia, descritti nella lotta contro la barbarie e spesso nell’isolamento che vissero. Leone Ginsburg un eroe della Resistenza civile, l’uomo e lo studioso che si rifiutò di prestare giuramento al Duce, fra i pochi italiani ad opporsi in un clima di conformismo imperante. Tre personaggi e con loro tante vite di familiari e amici, due storie che appartengono alla nostra Storia comune, e per questo vere.